Disturbo non verbale (visuo-spaziale) e Disturbo dello spettro dell’autismo senza disabilità intellettiva: Come la valutazione delle abilità visuo-spaziali può contribuire alla diagnosi differenziale

Autori

  • Camilla Orefice Dipartimento di Psicologia dello sviluppo e della socializzazione, Università di Padova
  • Irene C. Mammarella Dipartimento di Psicologia dello sviluppo e della socializzazione, Università di Padova, Autore responsabile per la corrispondenza: irene.mammarella@unipd.it

Parole chiave:

Disturbo non verbale, Disturbo dello spettro dell’autismo, elaborazione visuospaziale, diagnosi differenziale, età evolutiva

Abstract

Il Disturbo non verbale (Nonverbal Learning Disability, NLD) e il Disturbo dello spettro dell’autismo (Autism Spectrum Disorder, ASD) senza disabilità intellettiva sono condizioni neuroevolutive la cui manifestazione sintomatologica presenta alcune aree di sovrapposizione. Obiettivo della presente rassegna è di fornire una descrizione del Disturbo non verbale, focalizzandosi sulla presentazione delle differenti componenti dell’elaborazione visuospaziale nel profilo NLD a confronto con l’ASD. Complessivamente, le evidenze confermano l’utilità di includere una valutazione approfondita delle abilità di elaborazione visuo-spaziale in fase di diagnosi differenziale tra i due profili.

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Pubblicato

2022-10-30

Come citare

Orefice, C., & Mammarella, I. C. (2022). Disturbo non verbale (visuo-spaziale) e Disturbo dello spettro dell’autismo senza disabilità intellettiva: Come la valutazione delle abilità visuo-spaziali può contribuire alla diagnosi differenziale. TOPIC - Temi Di Psicologia dell’Ordine Degli Psicologi Della Campania, 1(4), doi:10.53240/topic004.01. Recuperato da https://topic.oprc.it/index.php/topic/article/view/52