As time goes by: Gioco d’azzardo e invecchiamento

Autori

  • Giovanna Nigro Dipartimento di Psicologia, Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, Caserta
  • Maria Ciccarelli Dipartimento di Psicologia, Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, Caserta
  • Marina Cosenza Dipartimento di Psicologia, Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, Caserta. Autore responsabile per la corrispondenza:marina.cosenza@unicampania.it

Parole chiave:

gioco d’azzardo, disturbo da gioco d’azzardo, invecchiamento, propensione al rischio, distorsioni cognitive associate al gioco

Abstract

La percentuale di anziani sul totale della popolazione europea e di altri paesi occidentali è aumentata notevolmente negli ultimi anni. Con il rapido invecchiamento della popolazione, la partecipazione al gioco d'azzardo (gambling) degli anziani sta crescendo significativamente ed è diventata un importante problema di salute pubblica in molti paesi. Sebbene gli anziani sembrino particolarmente vulnerabili ai problemi legati al gioco, la ricerca sperimentale sul gambling in età avanzata rimane relativamente scarna. Per analizzare il ruolo dell’età nel gambling, questo studio ha investigato per la prima volta le interrelazioni tra severità del coinvolgimento nel gambling, propensione al rischio e distorsioni cognitive associate al gambling in un ampio campione di adulti (N = 369). Ai partecipanti sono stati somministrati il South Oaks Gambling Screen (SOGS), il Balloon Analogue Risk Task (BART) e la Gambling Related Cognitions Scale (GRCS). I risultati dell’analisi di regressione lineare gerarchica hanno rivelato che il genere maschile, l’età, la propensione al rischio e le distorsioni cognitive associate al gambling sono predittori significativi della severità del gambling. Col passare degli anni il coinvolgimento nel gioco e le distorsioni cognitive associate al gambling subiscono un incremento, mentre la propensione al rischio (potenziale fattore di protezione per l’anziano) non diminuisce in funzione dell’età. Dal punto di vista dell’intervento clinico, questi esiti suggeriscono la messa a punto di specifici programmi di prevenzione e trattamento del disturbo da gambling nell’anziano, considerato che un eccessivo coinvolgimento nel gioco rappresenta un importante e ulteriore fattore di vulnerabilità per questa popolazione.

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Pubblicato

2022-01-25

Come citare

Nigro, G., Ciccarelli, M., & Cosenza, M. (2022). As time goes by: Gioco d’azzardo e invecchiamento. TOPIC - Temi Di Psicologia dell’Ordine Degli Psicologi Della Campania, 1(1), doi:10.53240/topic00101. Recuperato da https://topic.oprc.it/index.php/topic/article/view/14