Approccio riabilitativo integrato dopo cerebrolesione acquisita. Caso clinico

Abstract

Una grave cerebrolesione acquisita (GCA) può drasticamente sconvolgere le diverse aree di vita di una persona, impattando negativamente sulle relazioni affettive, sulla vita sociale e lavorativa. I deficit cognitivi e motori, insieme alle alterazioni comportamentali, spesso associate, frequentemente determinano una perdita dei ruoli precedenti, con una drammatica ricaduta sulla qualità di vita. Infatti, il ricordo ed il continuo confronto con le caratteristiche personali precedenti al trauma diventano fonte di intensa sofferenza e, insieme alla consapevolezza delle difficoltà cognitive e motorie conseguenti alla GCA, possono determinare delle vere e proprie crisi esistenziali caratterizzate da diffusi e profondi sentimenti di perdita. Per descrivere le difficili e possibili traiettorie che portano dall’evento acuto al recupero delle aree salienti di vita, viene presentato il caso clinico di un paziente con esiti cognitivi, motori e comportamentali di una grave cerebrolesione acquisita di origine traumatica (paziente maschio di 46 anni con danno assonale diffuso conseguente a incidente stradale), sottoposto ad approccio riabilitativo multidimensionale in fase post-intensiva, valutato a circa 2 anni dall’evento acuto. Il trattamento dei deficit cognitivi è stato basato su approcci riabilitativi standardizzati di tipo ristorativo e compensativo. I metodi cognitivo- comportamentali, invece, sono stati usati allo scopo di migliorare la regolazione emotiva. Infine, ai metodi riabilitativi è stato affiancato un percorso psicoterapico allo scopo di aiutare il paziente a ridefinire aspetti identitari ed integrare le difficoltà residue in un nuovo e soddisfacente percorso di vita.