Linee guida per promuovere e sostenere la sicurezza psicologica delle persone, dei gruppi e delle organizzazioni
Parole chiave:
sicurezza psicologica, resilienza, salute mentale, vulnerabilitàAbstract
A valle della ferita inferta dall’esperienza traumatica della pandemia Covid-19, che ha radicalmente modificato – destrutturandole – le dinamiche lavorative in termini di spazio, tempo e vissuto soggettivo, diventa prioritario stimolare alcune riflessioni relative al costrutto della sicurezza psicologica in ambito organizzativo. Nello specifico, da una definizione di tale costrutto, si indagano i principali fattori organizzativi e relazionali coinvolti e il loro potenziale impatto in termini di vulnerabilità individuale e di sostenibilità dello stato di salute mentale dei singoli, dei gruppi e delle organizzazioni. La possibile prospettiva multidimensionale relativa alla sicurezza psicologica è intesa come chiave di volta in grado di creare, sviluppare e sostenere una cultura resiliente che le attribuisce il potere prima individuale, poi collettivo, di diventare un attivo e specifico “sistema immunitario”. In questa visione, l’investimento delle risorse psicologiche e contestuali coincide da un lato, con la capacità di adattamento situazionale e di fronteggiamento delle avversità e, dall’altro, con lo sviluppo di nuovi strumenti condivisi, quali: empatia e solidarietà organizzative, maturità e flessibilità psicologiche in grado di convertire e utilizzare la paura al servizio di esperienze “innovative”, aperte al cambiamento, atte a promuovere, a lungo termine, sia la salute mentale sia il benessere organizzativo.
doi: 10.53240/2023topic2001.05
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